A.N.P.I.
Il 25 APRILE e le allergie all’antifascismo
Tra le tante allergie portate da questa primavera, ci sono anche quelle che colpiscono movimenti, politici e pseudo tali che sono allergici all’antifascismo e alla festa di Liberazione del 25 Aprile dal nazifascismo.
Il 25 Aprile, potessero censurarlo, come hanno fatto con il monologo dello scrittore Scurati, o spegnerlo del tutto sarebbe un sollievo per costoro ma lo sopportano sino a quando permette loro di fare passerella e mettersi in mostra ascoltando i discorsi commemorativi in modo apatico che non implicano l’attualità dei valori della Resistenza contenuti nella Costituzione.
Ciò che è successo a Chivasso il 25 Aprile ha dell’incredibile, il consigliere comunale Matteo Doria sussulta dalla sedia quando l’oratore ufficiale Michele Ruggiero della segreteria Provinciale Anpi, nel suo discorso ha sottolineato che “rimane un nodo da sciogliere in questa breve ricostruzione storico e politica mentre celebriamo il 25 aprile ed è rappresentato dalla difficoltà dell’attuale governo di destra a definirsi antifascista”.
Doria ha interrotto il discorso di Ruggiero, urlando “Siamo in par condicio! - Questo è un attacco politico - Porterò tutto al Prefetto”, accusando Ruggiero di fare politica di parte.
Il consigliere comunale in questione non ha saputo rinunciare al suo quarto d'ora di celebrità, probabilmente suggestionato dal sogno e dall’ambizione di approdare sui banchi del consiglio regionale a Palazzo Lascaris. Ambizioni comprensibili dopo la dura gavetta, come lui stesso ha confermato in una dichiarazione alla ... continua su anpitorino.it
Aveva 18 anni quando, insieme ad altri amici decise di prendere il
treno da Porta Nuova per Aosta, per sfuggire alla chiamata dell’Alto Comando
Tesdesco che ordinava ai nati del 1° semestre del 1926 di presentarsi per
essere inviati a lavorare nelle fabbriche tedesche. Sceso a Hone Bard giunge il
giorno dopo al comando partigiano di Champorcher è alla sera ebbe come primo
incarico, la guardia alla salma di un partigiano morto accidentalmente.
Operò con la sua Brigata nel biellese e nel vercellese. Tornato a Torino dopo
la Liberazione, partì nuovamente per unirsi alle truppe d’occupazione alleate
sui confini dell’Austria.
Il suo ricordo e il suo esempio di uomo, partigiano e di antifascista
combattente per la libertà e la giustizia sociale, saranno sempre nei cuori di
tanti che lo hanno conosciuto, apprezzato e gli sono stati amici. I giovani studenti
soprattutto, ai quali guardava con trepidazione per il loro futuro.
Il 20/11/2019 nella sua casa di San Benigno Canavese, il sottoscritto,
Giancarlo Tagliati i giovani Antonio Viola e Gabriele Franchino lo abbiamo
incontrato e intervistato per l’Archivio digitale pubblico delle testimonianze
partigiane, a cura di Gad Lerner e laura Gnocchi.
Questo progetto, promosso dalla Presidenza nazionale ANPI, di un
archivio pubblico contenente interviste video alle ultime partigiane e
partigiani viventi dando forma ad un memoriale vivo e condiviso, e al tempo
stesso di fornire un'importante documentazione ai ricercatori e un moderno
strumento di conoscenza storica e democratica alle nuove generazioni. Qualcosa
di più, quindi, di un monumento celebrativo. Una grande operazione culturale
per rinnovare nel tempo la consapevolezza che la Resistenza costituisce un
passaggio decisivo per la costruzione della convivenza civile e per instillare
nella coscienza di tutte italiane e degli italiani l'imprescindibilità dei valori
di libertà, umanità e giustizia.
Link per ascoltare “Beppe” Cassinelli - https://www.noipartigiani.it/?s=cassinelli
X l’Anpi chivassese Vinicio Milani
18 nov 2016 Al Teatro Giacosa di Ivrea si è svolta la cerimonia di consegna delle Medaglie della Liberazione, conferite con decreto del Ministero della Difesa, a 99 cittadini della provincia di Torino, alla presenza del Prefetto Renato Saccone e del vice presidente del Consiglio Regionale, Nino Boeti. "Beppe" Cassinelli il secondo da dx vicino al Prefetto, vicino a lui Giancarlo Tagliati e il sindaco di San Benigno.