Il 25 APRILE e le allergie all’antifascismo

Tra le tante allergie portate da questa primavera, ci sono anche quelle che colpiscono movimenti, politici e pseudo tali che sono allergici all’antifascismo e alla festa di Liberazione del 25 Aprile dal nazifascismo.

Il 25 Aprile, potessero censurarlo, come hanno fatto con il monologo dello scrittore Scurati, o spegnerlo del tutto sarebbe un sollievo per costoro ma lo sopportano sino a quando permette loro di fare passerella e mettersi in mostra ascoltando i discorsi commemorativi in modo apatico che non implicano l’attualità dei valori della Resistenza contenuti nella Costituzione.

Ciò che è successo a Chivasso il 25 Aprile ha dell’incredibile, il consigliere comunale Matteo Doria sussulta dalla sedia quando l’oratore ufficiale Michele Ruggiero della segreteria Provinciale Anpi, nel suo discorso ha sottolineato che “rimane un nodo da sciogliere in questa breve ricostruzione storico e politica mentre celebriamo il 25 aprile ed è rappresentato dalla difficoltà dell’attuale governo di destra a definirsi antifascista”.

Doria ha interrotto il discorso di Ruggiero, urlando “Siamo in par condicio! - Questo è un attacco politico - Porterò tutto al Prefetto”, accusando Ruggiero di fare politica di parte.

Il consigliere comunale in questione non ha saputo rinunciare al suo quarto d'ora di celebrità, probabilmente suggestionato dal sogno e dall’ambizione di approdare sui banchi del consiglio regionale a Palazzo Lascaris. Ambizioni comprensibili dopo la dura gavetta, come lui stesso ha confermato in una dichiarazione alla ...  continua su anpitorino.it