Appunti di viaggio
Stiamo assistendo ad una crisi della costruzione europea e non capiamo quale è la direzione che si vuole seguire. Cosa accomuna oggi i popoli europei, sotto il profilo che riguarda la politica economica e sociale considerando che oggi l’UE ha solo una politica monetaria comune e nessuna caratteristica di stato sociale, per non parlare del fenomeno migratorio, dell’equilibrio tra identità nazionali e spinte autonomistiche, dell’area Euro e delle istituzioni che la regolano. È con questi interrogativi che abbiamo accolto con favore l’invito a visitare, per la seconda volta (la prima fu nel febbraio del 2019) la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, il 16 e 17 novembre scorso con un gruppo di 19 persone facenti capo alla locale sezione “Boris Bradac” di Chivasso al quale si è unito un altro gruppo di 12 studenti universitari di Torino guidati dalla prof.ssa Gaffuri. Abbiamo visitato la Casa della storia europea, inaugurata nel 2017, che si trova all’interno di una delle aree verdi della città di Bruxelles, Parc Leopold, vicino al Parlamento europeo. Grazie ad una esposizione permanente, con una panoramica transnazionale dedicata alla storia dell’Unione Europea, che aiuta il visitatore a comprendere la sua evoluzione e come questa memoria continui a influenzare la nostra vita. In serata prima di cena una visita obbligata alla Grande Place una bellissima piazza rettangolare con dei maestosi palazzi diversi tra loro ma molto caratteristici, le case delle corporazioni, il Municipio, e la Maison du Roi, che danno un aspetto unico alla piazza principale di Bruxelles, che di notte vale davvero la pena di vedere.